Bacoli. Da residenza del clan Pariante a futuro teatro all’aperto: ecco la storia di Villa Ferretti

Tanti sono stati i beni confiscati alla camorra in questi anni e tra questi sono da annoverare splendide residenze, simbolo del potere dei boss sui territori circostanti. È questo il caso di Villa Ferretti , la meravigliosa tenuta sequestrata nel 1997 al clan Pariante, la quale sembra destinata finalmente a tornare in possesso della collettività. La villa infatti, che sorge ai piedi del castello aragonese di Baia, assieme al suo affascinante parco esterno, il quale si affaccia sul golfo dei Campi Flegrei, ospiterà da maggio un piccolo anfiteatro pubblico, dove la comunità potrà godere di entusiasmanti rappresentazioni teatrali in una cornice naturale strabiliante. Affidata al comune di Bacoli dal 2003, il progetto di riqualificazione dell’intera area ha subito un percorso lungo e travagliato, molto spesso interrotto dai soliti ritardi burocratici, tanto che Antonio Amato, presidente della Commissione Regionale ai Beni confiscati, preannunciò, nel settembre del 2014, un esposto alla Procura della Repubblica per l’accertamento delle responsabilità sui continui ostacoli. Ma il peggio sembra ormai passato: oltre al riutilizzo degli spazi esterni, sono in programma il recupero dell’immobile posto in basso, interessato da ritrovamenti archeologici, e la creazione di una barriera protettiva per la banchina e la villa a mare, nel rispetto dello studio di fattibilità effettuato dall’università Partenope di Napoli. Villa Ferretti si prefigura come il simbolo della vittoria sul crimine organizzato, un modello da tener presente, nell’eterna guerra contro la camorra, da parte delle istituzioni locali e nazionali, le quali troppo spesso dimenticano l’importanza di tali progetti, destinando energie e risorse preziose verso oscure destinazioni, molto lontane dai territori in cui legittimamente dovrebbero essere impiegate.

Antonio Barnabà

Laureato in Storia, sua grande passione fin da bambino, e’ costantemente attratto dalla ricchezza del patrimonio storico-culturale della sua terra, per il quale continua a credere in una futura, piena valorizzazione. Fondatore del IlVaporetto.com, accoglie con ambizione l’unione con Identita’ Insorgenti, nel segno di una narrazione del Sud scevra dagli stereotipi perpetrati dai mass-media nazionali.